L’inflazione è un processo di aumento del livello generale dei prezzi dell’insieme dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie. Generalmente è misurata attraverso la costruzione di un indice dei prezzi al consumo. In Italia, come nella maggior parte dei paesi, il calcolo dell’indice è affidato all’Istituto nazionale di statistica.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati è un indice dei prezzi al consumo, calcolato dall’Istat a partire dal 1961, basato su un paniere di beni e servizi che rappresenta i consumi di una famiglia italiana media la cui persona di riferimento è un lavoratore dipendente (o un libero professionista o un pensionato).
L’indice dei prezzi al consumo viene utilizzato come base per l’adeguamento degli affitti o degli assegni di mantenimento in casi di separazione.
L’aumento dei prezzi al consumo può avvenire a causa di diversi fattori, come ad esempio un evento inatteso che rende difficile l’approvvigionamento e la produzione dei beni (una pandemia o una guerra ad esempio) o un aumento dei costi delle materie prime, come ad esempio il petrolio.
Il potere d’acquisto indica la quantità di beni e servizi che puoi comprare con una certa somma di denaro. Quando i prezzi al consumo aumentano, con la stessa somma puoi comprare meno beni e servizi e, di conseguenza, perdi potere d’acquisto.
La perdita di potere d’acquisto misurata sugli ultimi due anni (ultima colonna VARIAZIONE % 2024su 2022) è stata del 10,8% questo significa che le famiglie italiane hanno dovuto rinunciare a una parte importante delle loro abitudini di acquisto.
Monica D’Imperio presidente RICREDITI APS – L’aumento dei prezzi al consumo mette le persone che non hanno la possibilità di migliorare la propria condizione reddituale (es. lavoratori dipendenti e pensionati) nella condizione di dover compiere una scelta tra ridurre i propri consumi oppure mantenere invariato il livello di consumi e indebitarsi. Finanziare i propri consumi di base con il debito rischia di impoverire ulteriormente la popolazione che registrerà un’ulteriore riduzione del reddito disponibile rappresentata dalle rate da indebitamento. Tutto questo ci dice che è importante – alcune volte persino necessario – avere una piena consapevolezza sull’utilizzo delle proprie risorse in modo da poter sempre avere un equilibrio tra risorse disponibili e consumi periodici. Il bilancio famigliare rappresenta uno strumento di accrescimento di tale consapevolezza permettendo sempre di sapere se e in che modo tale equilibrio si realizza.
Prossimo aggiornamento: 21 febbraio 2025
mese | 2022 | 2023 | 2024 | VARIAZIONE % 2024 SU 2023 | VARIAZIONE % 2024 su 2022 |
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Gennaio | 107,7 | 118,3 | 119,3 | +0,8 | +10,8 |
Febbraio | 108,8 | 118,5 | 119,3 | +0,7 | + 9,7 |
Marzo | 109,9 | 118,0 | 119,4 | +1,2 | + 8,6 |
Aprile | 109,7 | 118,4 | 119,3 | +0,8 | +8,8 |
Maggio | 110,6 | 118,6 | 119,5 | +0,2 | +8,0 |
Giugno | 111,9 | 118,6 | 119,5 | +0,8 | +6,8 |
Luglio | 112,3 | 118,7 | 120,0 | +1,1 | +6,9 |
Agosto | 113,2 | 119,1 | 120,1 | +0,8 | +6,1 |
Settembre | 113,5 | 119,3 | 120,0 | +0,6 | +5,7 |
Ottobre | 117,2 | 119,2 | 120,1 | +0,1 | +2,5 |
Novembre | 117,9 | 118,7 | 120,1 | +1,2 | +1,9 |
Dicembre | 118,2 | 118,9 | 120,2 | +1,1 | +1,7 |
MEDIA | 112,6 | 118,6 | 119,7 | +0,8 | +6,5 |